Hurrà, il mio cane si siede...si ma a cosa serve che si sieda a comando?
- Christiane Horedt
- 9 feb 2021
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 10 feb 2021
Eccovi spiegata l'importanza e il perché di ogni comando!
Premesso che il cane deve imparare a seguirci e ascoltarci perché ha bisogno per sua natura di avere un leader da seguire, altrimenti si metterà lui a decidere per voi pensando di dovervi fare da capobranco e credo che sarete tutti d’accordo che è davvero pretendere troppo che un cane ci gestisca la vita, no? Premesso che tutti i problemi di convivenza vengono proprio dall’assenza del rispetto dei veri bisogni del cane, incluso il voler essere guidati, spesso noi non sappiamo a cosa realmente servano i comandi che dobbiamo insegnargli. Quindi eccovi una rapida guida dei comandi di base e la loro utilità nella vita di tutti i giorni con degli esempi pratici.
ILSEDUTO:
Mettersi seduto è spesso il primo comando che insegniamo al nostro cane.
Fondamentale per fargli capire che se desidera qualcosa da noi deve smettere di saltarci intorno come un pazzo e deve calmarsi. Sedersi è anche un segnale calmante nel cane. Si siedono per non farsi annusare, quando non hanno voglia di socializzare con quel dato individuo in quel momento. Quindi farglielo fare è come dirgli: Stai un attimo fermo e siediti: bravo!
Esempio: Il cane ci corre intorno e ci mette le zampe addosso. Mettendolo seduto otteniamo che stia un attimo fermo e ci presti attenzione. Vogliamo dargli da mangiare e per farlo vogliamo che stia fermo e seduto perché cosi non ci salta intorno rischiando di farci cadere scodella e pappa. Impara che stare fermi e seduti è più remunerativo che agitarsi e metterci le zampe addosso.
IL VIENI:
Forse l’unico comando che non ha bisogno di tante spiegazioni. Se il cane non viene quando chiamato potrebbe mettere se stesso e gli altri in pericolo e potrebbe perdersi. Aumenta la capacità di darci attenzione nonostante tutto ciò che lo circonda, aumenta la fiducia nei nostri confronti.
IL RESTA
Dobbiamo insegnare al nostro cane di rimanere fermo mentre noi ci allontaniamo perché è fondamentale che lui capisca che non ci deve sempre seguire a tutti i costi!
ESEMPIO: a volte dovrà aspettarci fuori da un negozio, o dovrà aspettare prima di saltare giu dalla macchina. Serve anche per fargli capire che non gli succede nulla di brutto quando sta da solo. Aumenta l’autocontrollo e la sicurezza in se stesso.
TERRA/PLATZ
Quando vogliamo assicurarci che il cane non si sposti subito appena seduto è bene dargli li Terra. La posizione a sfinge per intenderci. Sarà meno pronto a scattare in avanti. Esempio: Stiamo parlando con degli amici per strada, o pagando all’edicola il giornale e vogliamo che il nostro cane non continui a tirare al guinzaglio o non continui a spostarsi avanti e indietro: Gli daremo un bel Terra. Aumenta l’autocontrollo e l’attenzione sul proprietario.
CUCCIA
Va da sa che c’è un momento in ogni giornata in cui abbiamo bisogno di non essere seguiti costantemente e non possiamo avere sempre intorno il nostro amato quadrupede. Magari perché abbiamo fretta, magari perché vogliamo riposare, oppure perché semplicemente dobbiamo concentrarci e non possiamo essere distratti. Forse perché dobbiamo uscire di casa e non vogliamo chiudergli la porta sul muso all’improvviso.
Il cane deve sapere che in quel momento deve stare nella sua cuccia e per farcelo stare tranquillo e sereno bisogna insegnarglielo nel modo giusto. Serve anche ad insegnargli a stare un po staccato da noi e a imparare a gestire la solitudine.Tenete presente che un cane che non impara a stare da solo e che va in ansia da separazione quando gli capita, è un cane molto problematico e di difficile gestione. Abbaierà, diventerà distruttivo ecc. E’ nostro dovere insegnargli a stare da solo in modo che non debba soffrire per nessuna circostanza. E si comincia per l’appunto così, con la cuccia.
IL LASCIA
Lasciare cadere dalla bocca qualcosa che il cane ha preso potrebbe anche salvargli la vita.
Lasciarci un gioco mentre facciamo tira e molla è un ottima occasione per spiegargli che con noi gioca molto meglio che da solo e per rinforzare il nostro rapporto con lui/lei. Gli impedisce di andare in protezione verso i propri giochi o le cose che malauguratamente si “ruba” e gli insegna anche il “porta”. Esempio: Noi tireremo il gioco lontano, lui va a prenderlo e ce lo riporta perché sa che lasciandocelo noi glielo ritireremo e cosi via. Esempio 2: il cane prende in bocca un boccone al parco, al nostro “lascia” lo sputa immediatamente.
IL CERCA
Il “cerca” sembra un qualcosa che non abbia molto senso insegnare al nostro cane perché si pensa erroneamente che lo sappia fare gia. In realtà non tutti i cani usano il naso a dovere e a volte si può rinforzare questo senso cosi importante per loro. E’ un ottimo passatempo da fare in casa quando fuori piove e da al cane molta soddisfazione e a noi molto divertimento. Riaccende nel cane uno dei sensi primordiali che a volte si assopisce un pochino essendo stimolato molto visivamente e vocalmente ma non sempre olfattivamente.
IL BACK
Camminare all’indietro è un’esercizio che stimola la muscolatura in un modo diverso dal solito e aiuta al cane a gestire il proprio fisico in maniera nuova. Normalmente i cani non hanno molta consapevolezza dei loro posteriori e questo esercizio li obbliga a concentrarsi di più proprio sul treno posteriore. Si può anche insegnare al cane (fisico permettendo) mentre cammina all’indietro a mettere le zampe su un gradino. Amplia la consapevolezza del proprio fisico in tutte le direzioni. E’ utile perché se il cane all’improvviso cerca di raggiungerci dall’altra parte della strada per qualche motivo noi gli potremo impartire il comando “Back” per far si che indietreggi e non si metta in pericolo ulteriormente. Aumenta la consapevolezza di tutto il proprio fisico.
LO STOP/FREEZE
Lo stop e‘ un esercizio fondamentale. Un po come il lascia nel gioco lo stop è il suo equivalente nella corsa. IL cane corre come un pazzo per raggiungere un suo amico al parco ma ce una bicicletta a tutta birra in arrivo, noi gli urleremo stop e il cane si immobilizza la dov’è, riuscendo a far si che la bici non si scontri con lui ma lo possa evitare.
Aumenta l’autocontrollo.
LO SGUARDO
il nostro cane impara che guardarci negli occhi è piacevole e rassicurante e questo è oramai assodato anche scientificamente. Quando lo fa possiamo premiarlo rafforzando ancora di più il comportamento. Questo aiuta in tutte quelle situazioni dove il cane rischia di essere molto distratto e fatica a concentrarsi su di noi. Esempio: mentre cammina con noi al guinzaglio si fissa su qualcosa che lo spaventa/lo incuriosisce o lo innervosisce, possiamo insegnargli a guardarci negli occhi ogni volta che faremo un verso oppure ogni volta che si presenterà quella data situazione che lo inquieta e superare cosi il momento di difficoltà. Ben presto sceglierà di guardare voi anziché fissarsi su ciò che lo inquieta. Serve ad aumentare la fiducia nei nostri confronti e a prestarci attenzione. Se il cane non ci da attenzione non ci ascolterà di certo. Lo sguardo su di noi è il presupposto dell’obbedienza. Un cane che non ci guarda e che non ci presta attenzione non potrà obbedirci di certo.
IL GIOCO
Il gioco non è un passatempo per i cani. E’ un momento topico per insegnargli diverse cose e per rafforzare il rapporto con lui/lei. A questo proposito mi piace ricordare che non bisogna lasciargli i giochi a disposizione sparsi per casa ma che questi vanno presi all’occorrenza e rimessi via quando abbiamo finito di giocare. I cani con tanti giochi sempre a disposizione perdono molto in fretta l’interesse nel gioco e sicuramente non imparano che una treccia o una pallina possano servire a divertirsi insieme a noi. Forse se li porteranno nella cuccia sviluppando, tra l’altro, una possessività che poi va a inficiare il nostro rapporto con lui anche in altre sfere. Pensiamo solo a quando si ruba la scarpa di pregio e se la porta in cuccia e ci ringhia quando la vogliamo riprendere. In quel caso, se il cane non ha imparato il Lascia, e se è abituato a potersi prendere qualsiasi cosa stia per terra in giro per casa, possiamo quasi sicuramente dire addio alla nostra amata e costosa scarpa. Ricordatevi che un cane non può distinguere una scarpa, o un calzino da una treccia o un gioco a forma di pantofola… se abituato a raccattare cose in giro per casa, si sentirà autorizzato anche a prendersi le scarpe di lusso. Per lui non c’è affatto differenza.
Il gioco serve a risvegliare l’istinto predatorio nel cane e canalizzarlo in modo costruttivo ed educativo. Esempio: Giocare al tira e molla con una treccia e fargliela inseguire disegnando con la treccia un grande otto per terra, simula la caccia a una preda e risveglia nel cane un sano istinto predatorio che indirizzandosi sulla treccia trova un giusto e costruttivo sfogo dei propri istinti primari. Nello stesso gioco possiamo insegnargli il Lascia e il Porta. Quindi gli stiamo insegnando di lasciarci la “preda” e di riportarcela stabilendo cosi una gerarchia fondamentale da imparare per il cane. Come se non bastasse sempre nello stesso gioco impara anche che è molto più bello giocare con noi che da solo visto il tira e molla, il rincorrere la treccia, riportarla per essere premiato con un altro lancio…
Come vedete il gioco è molto più importante e istruttivo di quello che si pensa.
ILFUSS/PIEDE
Insegnare al cane a starci molto vicino mentre camminiamo e a muoverci in perfetta sincronia con noi serve in molteplici occasioni. Mettiamo che camminiamo su un marciapiede molto affollato, può diventare difficile avere il cane distante da noi anche solo 1 metro. Rischiamo di far inciampare qualcuno nel guinzaglio, oppure che qualcun’altra non gradisca troppo la sua presenza, magari ne ha paura, o che dobbiamo attraversare la strada sulle strisce e ci troviamo in quella spiacevole situazione dove una moto ci sfreccia comunque davanti o ci passa dietro pur di non doversi fermare…(quest’ultima a Roma succede molto spesso) avere un cane che a comando si mette attaccato a noi e ci cammina “al piede” è utile e molto più sicuro per il cane e per noi.
Capire bene a cosa realmente servano i comandi che dobbiamo insegnare al nostro cane ci renderà il compito più facile e istintivo, riuscendo anche ad avere quella costanza e assertività che sono necessari finché il cane realmente li impari e li capisca e mi raccomando, sempre positivi e calmi quando fate una sessione di esercizi! Se siete troppo nervosi o perdete facilmente la pazienza, il cane faticherà molto di più a imparare. In fondo quando insegniamo ai nostri figli a scrivere o a usare le posate nel modo corretto non lo facciamo urlandogli o arrabbiandoci, no? La calma e la pazienza sono il presupposto per far si che chi ci sta di fronte impari e si renda disponibile.
Buon lavoro e una carezza ai vostri meravigliosi quadrupedi!
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