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IL mio cane deve fare il cane

  • Immagine del redattore: Christiane Horedt
    Christiane Horedt
  • 15 dic 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 16 dic 2020




Quante volte sento dire che il proprio cane deve fare il cane e quindi dev’essere libero di fare quello che gli pare….

E quante volte ho difficoltà a spiegare il perché questo tipo di atteggiamento non va bene.

Faccio un’esempio: Tanti mi chiedono come si faccia ad insegnare al cane a camminare senza guinzaglio accanto a noi in città.

Qui le questioni sono almeno tre!

Se si vuole che il cane possa fare sempre ciò che vuole e vivere in pratica senza regole, non ci si può poi aspettare che cammini al nostro fianco come un soldatino e che non sgarri mai. Cosa che, capirete da voi, in città è estremamente pericolosa per noi e per gli altri.

Avere un cane che ci segue pur senza guinzaglio è, se siamo un po sinceri con noi stessi, più un fatto di ego o, al limite, di comodità. Ego perché: il cane sceglie di seguire proprio me…mi ha scelto! Comodità perché senza guinzaglio siamo più liberi nei movimenti)

Ma vi chiedo: Se il cane ci deve comunque seguire qual’è la libertà che gli stiamo concedendo? Quella forse di andare a finire sotto una macchina se un giorno sceglie di seguire il barboncino dall’altra parte della strada e per un attimo non siamo noi al centro del suo universo?

Ho conosciuto pochissime persone che abbiano avuto un cane che senza nessun tipo di addestramento sia stato così bravo ed equilibrato di suo da non provocare mai incidenti a se stesso o a terzi (motorini, macchine, persone in bicicletta, atri cani).

Sono delle rare eccezioni e non per forza dei cani migliori di altri che magari hanno bisogno di controllo e lavoro per arrivare a tanto. Semplicemente hanno un’indole, vuoi per il passato che hanno, vuoi per nascita, che permette loro di essere concentrati e calmi abbastanza da non allontanarsi mai dal loro proprietario o amico che lo vogliate chiamare.

Se si vuole al proprio fianco un cane che faccia il cane, bisogna riconoscergli i suoi bisogni e conoscere un po la sua natura.

I cani hanno una storia di più di ventimila anni di selezione da parte degli umani alle spalle, qualche studio oggi data la divergenza dal lupo e l’addomesticamento del cane anche a 40.000 anni fa. Le razze sono state create, tal volta per caso, migliorandole con una selezione poi, talvolta miratamente per svolgere un preciso compito, e questo ha permesso al genere umano di evolversi e compiere grandi passi nello sviluppo della società stessa. Basti pensare a come abbiamo interagito con il lupo e come abbiamo sfruttato le sue doti per riuscire a cacciare con più successo, per proteggerci da altri pericoli che all’epoca potevano minacciare gli insediamenti umani.Ci sono dibattiti sul come e perché ci siamo avvicinati al lupo, è vero, ma al di là del come e perché è un dato di fatto che se oggi andate a vedere la storia di ogni razza di cane esistente troverete sempre il compito che quel particolare cane aveva nella storia della nostra società. Che piaccia o meno, il cane è un nostro collaboratore e vi dirò di più, ne va fiero.

Ogni singola razza ha delle tendenze, o chiamiamoli talenti, doti, capacità, che vanno conosciute e rispettate per poi dare loro la possibilità di esprimersi ed essere ancora utili nella società di oggi.

Se in famiglia avete una persona che ha un particolare talento sappiamo bene quanto sia importante che questo talento possa trovare espressione nella sua vita. Pena la depressione o l’insoddisfazione. Non è tanto diverso per i cani.

Prendo spesso ad esempio i Border Collie, forse perché li conosco profondamente. Un BC che vive senza fare nulla se non la passeggiatina intorno al palazzo o, al massimo, il giro al parco, sarà un cane che non avrà mai modo di esprimere ciò percui lui è nato. Svilupperà molto probabilmente nevrosi e atteggiamenti ossessivi perché tutta quell’energia con la quale è nato non viene mai usata nel modo giusto. Abbiamo poi fatto un adattamento nella storia di questa razza e oggi, oltre a fare i pastori, sono diventati campioni di Agility e di altre discipline.

Quello che voglio dirvi è che nel vostro cane c’è un bagaglio genetico che non va ignorato ma va capito e bisogna dargli spazio.

I cani hanno bisogno, per essere felici e soddisfatti, di disciplina di movimento e poi di affetto.

Disciplina vuol dire anche imparare a stare seduti, a venire da noi quando chiamati, a camminarci affianco col guinzaglio senza tirare, a restare fermi se lo si chiede, a riportarci la pallina se volete, e tante altre cose che francamente è anche molto divertente insegnare.

Il movimento è la passeggiata, lo sport, la corsa, il gioco.

L’affetto, inteso come coccola, è per noi. E’ molto più importante per noi coccolare il nostro cane di quanto non lo sia per lui/lei. Non se ne fa nulla delle nostre coccole se poi non lo portiamo fuori e non facciamo ciò che è giusto per lui. O, peggio, se lo lasciamo abbandonato in giardino pensando che sia tutto ciò che gli serva. Non è cosi! L’affetto vero si esprime quando riusciamo a dargli davvero tutto ciò di cui lei/luii ha bisogno.

Lasciare che un cane cresca senza compiti ne regole e senza disciplina è un po come abbandonare un bambino di tre anni a se stesso.

Non lo faremmo mai ovviamente! Dobbiamo renderci conto che nemmeno i cani saranno felici e soddisfatti, e nemmeno al sicuro, se permettiamo loro di tutto e di più, perché è come se li lasciassimo senza una guida e il cane, per sua stessa natura vuole essere guidato dal suo amico a due zampe. Si aspetta da noi che assolviamo a questo compito perché noi li abbiamo creati così e, solo perché ora non ci servono più determinati lavori, non possiamo tradirli ignorando tutto questo. Il mondo cinofilo oggi offre tantissime opportunità permettendoci di dare il giusto valore a questa splendida creatura alla quale dobbiamo rispetto, riconoscenza e la meritata attenzione.


 
 
 

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