Il pacificatore
- Christiane Horedt
- 24 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Due cani di taglia medio/grande giocano e si rincorrono nel parco in un’ampia valle fata di prati e alberi secolari:” La valle dei cani” di Villa Borghese.
Il gioco è abbastanza su di giri ed energico, specialmente da parte di uno dei due che tenta di acchiappare l’altro sul pelo delle scapole ed è leggermente sopra le righe nel senso che è chiaro che sta esagerando e dando fastidio a quello che, pur’ ancora giocando , scappa. Corrono velocissimi, mi passano vicino…Peggy vede tutto questo e decide di intervenire. Corre loro dietro ma fa una cosa interessante: Si mette tra il cane inseguitore e quello in fuga, Peggy è molto veloce e agile, e devia il percorso del primo. Questo si ferma un attimo a testa alta ma coda rilassata e scodinzolante, le fa una finta e poi riparte subito a rincorrere l’altro, tuttavia con “un piccolo punto di domanda” in testa, la guarda con la coda dell’occhio. Anche Peggy riparte e fulminea ripete l’azione, stavolta devia l’altro con il corpo, spingendolo in un’altra direzione e con un piccolo ringhio di avvertimento, tutto questo in corsa. L’inseguitore capisce e smette. Si ferma, guarda di lato, strizza gli occhi, fa finta di annusare per terra e torna dal suo proprietario. Peggy a mò di pecorara qual’è fa un cerchio trottando veloce a testa bassa e coda penzoloni, poi si ferma, lo guarda andar via e poi guarda l’altro, quello “in fuga”, che è lontano e sta seduto mentre si guarda intorno come a dire: Se ne è andato? Peggy, felice di aver calmato le acque torna da me e continua il suo struscio mattutino tra i meravigliosi viali di Villa Borghese.

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