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Incontri al guinzaglio

  • Immagine del redattore: Christiane Horedt
    Christiane Horedt
  • 3 set 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Quando passeggiamo con il nostro cane al guinzaglio dobbiamo fare molta attenzione a come ci si avvicina ad altri cani nella medesima situazione.

Ho letto recentemente un articolo su un giornale in cui si raccontava di un cane di piccola taglia che viene "improvvisamente" attaccato, e purtroppo letalmente, da un cane di grossa taglia mentre si stavano annusando e conoscendo, entrambi tenuti al guinzaglio.

Questo mi ha fatto riflettere per l'ennesima volta di quanto sia importante saper interpretare i segnali che i cani si mandano tra loro anche prima di trovarsi faccia a faccia. Non voglio in nessuna maniera colpevolizzare nessuno, ma è di vitale importanza saper riconscere questi segnali per poter decidere se sia il caso o no, di farli avvicinare.

Ci sono diverse regole da seguire.

Se uno dei due cani tira forte al guinzaglio ed è molto su di giri è un segnale che non predispone ad un incontro tranquillo. Non è affatto detto che siccome è su di giri sia automaticamente felice ad avvicinarsi all'altro cane. Potrebbe essere sulla difensiva nei confronti del suo compagno umano, nervoso, incapace ad avvicinarsi correttamente. Essendo trattenuto dal guinzaglio tirato, la sua energia si carica come una molla che viene premuta per poter esplodere in avanti non appena viene rilasciata. Questo potrebbe spaventare l'altro cane e predisporre già a una reazione difensiva.

Se il corpo del cane è rigido, con la coda che scodinzola nervosamente, vale a dire molto in fretta e a scatti, verso l'alto, potrebbe significare che è guardingo e per nulla rilassato, ergo: non mi avvicino!

Se uno dei due si lecca continuamente il naso, in modo nervoso, guarda di lato, vuol dire che non è sicuro di chi ha di fronte e manda dei segnali calmanti, ossia segnali che servono a calmare l'altro. Non è a suo agio: non li avvicino.

Se scatta un gioco troppo violento mentre sono già vicini potrebbe tramutarsi in un attimo in una lotta seria proprio perché questo atteggiamento obbliga i proprietari a girare intorno ai loro cani, a sbrogliare i guinzagli che nell'azione repentina si ingarbugliano creando tensioni e movimenti che nell'insieme non per forza sono interpretati dai cani per quello che sono, possono aumentare la tensione e creare reazioni non piacevoli tra loro.

Bisogna essere a conoscenza di tutti questi segnali, e di tanti altri messaggi dei nostri cani, perché se non li conosciamo saremo sempre esposti al rischio di non capire cosa ha in mente il cane che ci troviamo di fronte e nemmeno il nostro.

Quando noi professionisti mettiano insieme dei cani al fine di una sana e anche divertente e necessaria socializzazione, stiamo sempre molto attenti a questi segnali e facciamo sempre delle introduzioni in sicurezza quando si inserisce un nuovo individuo nel branco.

Altra cosa fondamentale che non viene praticamente mai presa in considerazione è la taglia dei rispettivi cani.

Quando si creano i branchi è buona norma dividerli per taglie. I piccoli con i piccoli, i medi con i medi e i grandi con i grandi. Questa chiaramente non è una garanzia che nessuno si farà mai male, ma capite bene che se un cane di grossa taglia si dovesse scagliare su un altro di taglia piccola, a trarne la peggio sarà sicuramente quello piccolo.

Diciamo che è buona norma evitare incontri con cani sconosciuti tra loro che hanno una differenza di taglia notevole. Questo non vuol dire che non appena vediamo un Alano che ci viene incontro dobbiamo scappare dall'altra parte del marciapiede tirando via il nostro bassotto.... E qui vengo a un altro fattore da non sottovalutare mai: L'ansia che hanno spesso le persone quando passeggiano. Il cane avverte l'ansia, quindi sa che c'è qualcosa che non va ma non sa cosa. Rischia di diventare un cane insicuro e sempre nervoso, pauroso oppure difensivo nei nostri confronti perché avvertendo sempre un pericolo si fa guardiano verso qualsiasi cosa possa rappresentare un rischio nei nostri e nei suoi cofronti. Impariamo a gestire il nostro cane al guinzaglio. A usare questo guinzaglio per quello che è: uno strumento di comunicazione tra noi e il cane. Si, proprio così! Non serve solo a fare in modo che il cane non scappi, ma a comunicare con lui in ogni momento. Insegniamo al nostro cane l'importanza del contatto visivo con noi in certi momenti. Potremmo in questo modo insegnargli un segnale al quale ci guarda e ci segue, ignorando ciò che ha intorno in quel momento. Questo richiede allenamento e costanza, ma è possibile.

In ultima analisi mi sento di dire che laddove si vedono chiaramente uno degli atteggiamenti sopra elencati e buona norma non farli incontrare! Per non farli incontrare senza dover scappare via, io normalmente metto il mio cane sul lato opposto dell'altro, rispetto al marciapiede, e mi pongo tra lui e chi mi viene incontro,tutto questo senza assolutamente fermarmi e continuando anzi a camminare di buon passo, di modo che i due cani non si possano nemmeno sfiorare. Ci sono io in mezzo, e molto spesso anche questa è una sicurezza, perche anche se dovessero sfiorarsi mentre camminano, venendosi incontro muso a muso, non è detto che non si azzuffino "al volo".

Quando si osservano i cani sciolti in un pascolo possiamo notare che mentre si studiano già da lontano, fanno curve e semicerchi, si avvicinano quasi sempre lateralmente e partendo dalla famosa annusata dal posteriore, se lo ritengono sicuro. Questo è il modo naturale dei cani ad aprocciarsi. Se invece si trovano al guinzaglio, tutte queste loro mosse di socializzazione e conoscenza che esibiscono normalmente, non possono metterle in atto. Anzi, mettiamo in atto le nostre, che sono diametralmente opposte alle loro, li forziamo ad incontrare cani nel modo sbagliato e, peggio, cani che magari non vorrebbero nemmeno avvicinare. Li obblighiamo ad incontrarsi muso a muso, guardandosi dritto negli occhi, niente di più sbagliato per loro. Per giunta sento spesso dire: "Guarda che carini, si danno i bacetti".... tranne poi, se va proprio male, darsi tutt'altro che bacetti.

Per quanto riguarda le razze non mi esprimo, perché ogni cane viene cresciuto ed educato prima di tutto dalla sua cucciolata e madre naturale, se è fortunato, poi in seconda battuta dal proprio compagno umano. Se è vero che ci sono razze che hanno per indole piu difficoltà a socializzare, è anche vero che la capacità di socializzazione di un cane dipende fortemente da ciò che ha imparato da molto giovane e quindi da come è stata gestita la sua 'finestra di socializzazione' da noi umani una volta che lo abbiamo fatto entrare nella nostra vita.

Ultima nota: un cane stanco, che ha passeggiato molto e si è già sfogato, dovrebbe essere più tranquillo, ma onestamente la maggior parte delle volte le passeggiate durano troppo poco e noi non sappiamo se e quanto il cane che abbiamo di fronte in fondo al marciapiede abbia già camminato.

Recap:

I cani al guinzaglio vanno fatti avvicinare solo con cani della stessa taglia e solo se questi non esibiscono i segnali elencati qui sopra.

Buona passeggiata





 
 
 

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